mercoledì 29 maggio 2013


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LA MALEFICA TRIADE:SESSO ,POTERE,DENARO

“La luce è la mano sinistra delle tenebre e le tenebre la mano destra della luce(U.Le  Guinn)

Una cara amica,agente editoriale presso una nota editrice torinese,mi diceva recentemente che i “best sellers,i libri di maggior  successo presso un pubblico  eterogeneo di lettori,sono quelli che contengono i tre ingredienti-base costitutivi della ricetta della fama:potere,sesso e denaro.
Sarebbe il caso di dire piuttosto,alla luce della realtà odierna,che i suddetti elementi rappresentino sostanzialmente una  sorta di Santissima Trinità diabolica espressione del  “Dio-capitale”che domina  le nostre  moderne  società avanzate.
Non possiamo dimenticare ,come ci ricorda Ildefonso Schuster(arcivescovo di Milano nel “Liber sacramento rum vol VIII),che il demonio è uno spirito che nulla ha perduto della nobiltà della sua natura,sottolineando così  la funzione squisitamente provocatoria e stimolante del grande tentatore.
Gesù,condotto da Satana sulla cima del tempio,viene tentato dalla “triade perversa”con una variante adeguata alla personalità  dell’oggetto della  tentazione ,sostituendo il sesso con la fama.
Cristo,vero uomo e vero Dio,trova la forza di resistere  alle seducenti proposte del maligno,mentre l’essere umano,forte soltanto del suo diritto all’esercizio del libero arbitrio espresso dalla volontà individuale,può solo dire ,come osservava Nietsche, che “è più facile rinunciare del tutto ad un ardente desiderio che cercare  di dominarlo”.
La tentazione dunque si combatte allontanando definitivamente,per quanto è possibile,la fonte dello stimolo avversivo rinunciando ad uno scontro frontale dal quale la fragile natura umana uscirebbe inevitabilmente sconfitta.
Insomma,esprimendo con un motto epigrammatico questa intenzione, direi che “non posso  prendere impegni superiori alle mie debolezze".
Il disagio giovanile contemporaneo si innesta efficacemente in questo quadro interpretativo della realtà;mi riferisco all’annoso  problema dei “modelli d’influenza”determinante sulle scelte dei giovani alla perenne ricerca di un faro di orientamento stabile:”cerco un centro di  gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose,sulla gente…(F.Battiato)
La “diabolica triade”impregna  fortemente la cultura contemporanea in tutte le sue espressioni e i mass media nella loro funzione duplice di diffusori e “persuasori occulti” al servizio del sistema politico-economico vigente,sono gli strumenti procacciatori di proselitismo più efficaci.
Attraverso la tempesta martellante dei messaggi pubblicitari,le giovani menti da plasmare subiscono l’azione distruttiva e corruttoria dei falsi modelli da essi proposti:l’uomo  che non deve chiedere  mai!la  femme fatal,donna di successo amata in virtù della fredda e provocante bellezza che profumi e maquillage possono creare e conservare,diventano l’incarnazione di un mito,il simbolo di quei controvalori che animano la nostra civiltà e sui quali modellare la nostra esistenza.
L’identificazione con i personaggi di successo prodotta  sui giovani spettatori  è un passaggio quasi obbligato:sesso,potere e denaro diventano espressione concreta ed appetibile di uno “status  symbol”da perseguire come meta esistenziale ed in casi estremi,ma  tutt'altro che rari,entità da idolatrare e riverire.

Il falso mito del “vitello d’oro” ancora una volta si presenta sul cammino del popolo di Dio per sviare il suo percorso verso la felicità autentica.

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