LA MALEFICA TRIADE:SESSO ,POTERE,DENARO
“La luce è la mano sinistra delle tenebre e le tenebre la
mano destra della luce(U.Le Guinn)
Una cara amica,agente editoriale presso una nota editrice
torinese,mi diceva recentemente che i “best sellers,i libri di maggior successo presso un pubblico eterogeneo di lettori,sono quelli che
contengono i tre ingredienti-base costitutivi della ricetta della
fama:potere,sesso e denaro.
Sarebbe il caso di dire piuttosto,alla luce della realtà
odierna,che i suddetti elementi rappresentino sostanzialmente una sorta di Santissima Trinità diabolica espressione
del “Dio-capitale”che domina le nostre
moderne società avanzate.
Non possiamo dimenticare ,come ci ricorda Ildefonso Schuster(arcivescovo di Milano nel “Liber sacramento
rum vol VIII),che il demonio è uno spirito che nulla ha perduto della nobiltà
della sua natura,sottolineando così la
funzione squisitamente provocatoria e stimolante del grande tentatore.
Gesù,condotto da Satana sulla cima del tempio,viene tentato
dalla “triade perversa”con una variante adeguata alla personalità dell’oggetto della tentazione ,sostituendo il sesso con la fama.
Cristo,vero uomo e vero Dio,trova la forza di resistere alle seducenti proposte del maligno,mentre
l’essere umano,forte soltanto del suo diritto all’esercizio del libero arbitrio
espresso dalla volontà individuale,può solo dire ,come osservava Nietsche, che “è
più facile rinunciare del tutto ad un ardente desiderio che cercare di dominarlo”.
La tentazione dunque si combatte allontanando
definitivamente,per quanto è possibile,la fonte dello stimolo avversivo
rinunciando ad uno scontro frontale dal quale la fragile natura umana uscirebbe
inevitabilmente sconfitta.
Insomma,esprimendo con un motto epigrammatico questa
intenzione, direi che “non posso prendere
impegni superiori alle mie debolezze".
Il disagio giovanile contemporaneo si innesta efficacemente
in questo quadro interpretativo della realtà;mi riferisco all’annoso problema dei “modelli
d’influenza”determinante sulle scelte dei giovani alla perenne ricerca di un
faro di orientamento stabile:”cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai
cambiare idea sulle cose,sulla gente…(F.Battiato)
La “diabolica triade”impregna fortemente la cultura contemporanea in tutte
le sue espressioni e i mass media nella loro funzione duplice di diffusori e
“persuasori occulti” al servizio del sistema politico-economico vigente,sono
gli strumenti procacciatori di proselitismo più efficaci.
Attraverso la tempesta martellante dei messaggi pubblicitari,le
giovani menti da plasmare subiscono l’azione distruttiva e corruttoria dei
falsi modelli da essi proposti:l’uomo
che non deve chiedere mai!la femme fatal,donna di successo amata in virtù
della fredda e provocante bellezza che profumi e maquillage possono creare e
conservare,diventano l’incarnazione di un mito,il simbolo di quei controvalori
che animano la nostra civiltà e sui quali modellare la nostra esistenza.
L’identificazione con i personaggi di successo prodotta sui giovani spettatori è un passaggio quasi obbligato:sesso,potere e
denaro diventano espressione concreta ed appetibile di uno “status symbol”da
perseguire come meta esistenziale ed in casi estremi,ma tutt'altro che rari,entità da idolatrare e
riverire.
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