domenica 2 giugno 2013









 "PERCORSI INFINITI” Mostra di pittura e scultura dell’artista Riccardo Alessandro Esposta presso la GALLERIA D’ARTE “LA CONCHIGLIA”Via  Zumaglia n 13 bis
                             
Consiglio vivamente di visitare la mostra e di immergersi nelle fantasie cromatiche  che generano emozioni ….



il concetto di astratto assume il significato di «non reale». L’arte astratta è
quella che crea immagini che non appartengono alla nostra esperienza visiva. Essa, cioè, cerca di esprimere i propri contenuti nella libera composizione di linee, forme,
colori, senza imitare la realtà concreta in cui noi viviamo.
L’astratto, in tal senso, nasce agli inizi di questo secolo. In realtà esso era già
presente nella  produzione artistica classica:dalle rappresentazioni grafiche.dei vasi greci alle miniature dell’alto medioevo.In questi casi, però, la figurazione astratta aveva un solo fine estetico
ben preciso: quello della decorazione.
L’arte astratta di questo secolo ha, invece, un fine completamente
diverso: quello della comunicazione. Vuole esprimere contenuti e
significati, senza prendere in prestito nulla dalle immagini già esistenti
intorno a noi.

L’opera di Riccardo Alessandro ,nato a Torino il 22 agosto 1965  dove
attualmente vive e lavora, si iscrive all’interno di questo processo artistico al
  quale apporta  un valido  contributo sviluppandone pienamente le
potenzialità creative Le opere grafico-pittoriche   present i alla mostra
“rappresentano efficacemente  alcune  intuizioni filosofiche-artistiche del
grande Kandinsky;  che  iniziò da una pittura espressionistica con
l'accentuazione del colore per passare ad una pittura completamente astratta
priva di figure riconoscibili. La pittura ottiene un duplice risultato: diventa essa
stessa l'oggetto d'indagine dell'artista e perde ogni connotato di referenzialità, 
di riferimento naturalistico o anche semplicemente realistico " Nell’opera 
poliedrica  di Alessandro vengono quindi spesso rappresentate tutte le forme
di espressione artistica visuale non figurative, dove non vi siano appigli che
consentano di ricondurre l'immagine dipinta ad una qualsiasi
rappresentazione della realtà, mediata dalla sensibilità dell'artista come nel
caso degli impressionisti.
In questa  particolare stagione creativa,a detta dell’artista stesso,nelle sue  
opere compare un complesso linguaggio simbolico-geometrico, poco
comprensibile quasi criptico. Le spigolature iniziali rappresentano le difficoltà

della vita e gli ostacoli nella crescita, professionale ma soprattutto umana.


Lasciamo spazio alle parole dell’artista che illustra con estrema 
chiarezza e lucida razionalità il significato delle sue opere,fornendo così allo spettatore una chiave di lettura formalmente e deontologicamente corretta e veritiera.In questo modo è possibile per lo spettatore attento cogliere il messaggio emozionale veicolato dalle immagini,evitando interpretazioni soggettive e fuorvianti che potrebbero precluderne la reale e corretta  interpretazione.
: "PERCEZIONE"
Ho deciso di intitolare questa mia nuova serie di quadri in poliuretano: "PERCEZIONE". Conoscendo il mio passato artistico, la prima cosa che attira di questi nuovi lavori è il colore. Da molti anni sia nella scultura che nei pannelli da muro il colore base da me usato è sempre stato il nero, per motivi che più volte ho scritto e spiegato. Ma da tempo la cosa che mi colpiva osservando le persone alle varie mostre d'arte e che generalmente quasi tutti venivano attirati da un particolare lavoro subito per il colore, per poi eventualmente osservarlo meglio nella sua completezza. Quindi facendo un pò di studi sull'effetto che un colore può dare alla nostra percezione visiva, ho pensato che in realtà un semplice quadro monocromo azzurro al primo impatto sicuramente può attirare più di una mia scultura molto complessa nera. "Ecco il motivo della nascita di questi nuovi pannelli; si noterà che ognuno è monocromatico, con la scritta in rilievo del colore stesso, con in secondo piano il lavoro scultoreo, questo perchè: il colore attiva la percezione visiva già in distanza, la scritta ne conferma la scelta preferita, dopo si apprezza il lavoro scultoreo".
 Questi nuovi quadri, naturalmente come sempre è stato nel mio lavoro artistico, servono come metafora, mi spiego: da sempre opinione popolare è: brutto = cattivo, bello = bravo, ma in realtà non è sempre così! Forse anche in Arte davanti ad un'opera che ci può creare dubbi o addirittura allontanare a causa di forme o colori a noi estranei, magari ponendo più attenzione possiamo scoprire un mondo a noi sconosciuto, magari più interessante di un'opera più leggibile.

Forse non è quello che anche gli uomini stanno facendo?"
Riccardo Alessandro.





  


















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