sabato 15 giugno 2013

"PREGARE GLI ANGELI E GLI ARCANGELI"Un invito a ricevere saggezza e protezione dagli Angeli attraverso la preghiera di Don Marcello Stanzione e Marco Gionta


“Il desiderio del nostro Angelo Custode di venirci in aiuto è assai più grande di quello che noi abbiamo di essere aiutati:è l’obbedienza che Egli deve al compito che Dio gli  ha affidato”(Don Giovanni Bosco)


L’opera di Don Marcello Stanzione e di Marco Gionta “Pregare gli Angeli e gli Arcangeli” è indicato per coloro che sono alla ricerca di serenità,di conforto e speranza nelle tribolazioni dell’esistenza terrena.
Ecco che dall’abisso della solitudine,si ascende alla luce grazie a un compagno spirituale fedele e amorevole come l’Angelo Custode.
Grazie alle meravigliose preghiere,antiche e recenti,presenti nel libro,si acquisisce gradualmente consapevolezza e confidenza interiore con il proprio Angelo Custode e con le gerarchie angeliche che profondono costantemente sul fratello umano la loro amorevole compassione,dispensando doni di grazia che leniscono le sue pene e i suoi tormenti.
 La meditazione e la recita delle preghiere coinvolgono il lettore a livello emozionale ed intellettuale, e  in alcuni casi anche  fisico. Nonostante ciò, dentro di noi saremo sempre al sicuro, protetti e guidati. Per poter sentire quel senso di sicurezza  occorrerà quietare la mente con la meditazione. Troppo rumore dato dall’eccesso di attività e sovraccarico sensoriale ci disconnettono infatti  dal sentire la presenza dei nostri angeli custodi e protettori.  L'invito  chiaro ed esplicito è quello di meditare frequentemente per sentirci più al sicuro e più in pace.

“In quanto creature di natura spirituale,gli angeli sono dotati di intelletto e di libera volontà,come l’uomo,ma in grado a lui superiore,anche se sempre finito,per il limite che è inerente a tutte le creature”(Papa Giovanni Paolo II)

Quella degli angeli non è una moda,è un ritorno previsto e guidato da forze spirituali superiori.Tornano per portare armonia e amore su questo pianeta tormentato e devastato dall’ingiustizia,dall’odio e dal peccato.
Hanno bisogno di collaboratori per portare avanti il loro Piano di origine divina.I collaboratori siamo noi,noi che siamo attratti da loro,noi che siamo determinati a diffondere e divulgare i loro messaggi di pace di amore e di bellezza.Noi sentiamo  fortemente il richiamo dell’angelo,ne percepiamo la dolcezza,la forza e la gentilezza.
Gli angeli non ci hanno mai abbandonati,siamo noi che li abbiamo trascurati che siamo diventati sordi ai loro richiami e indifferenti alla loro costante presenza nella nostra vita.
Nonostante la nostra durezza e malvagità essi si sono sacrificati per aiutarci scendendo dal mondo divino della bellezza e della Luce per affiancare i fratelli umani accompagnandoli e condividendo con loro il pesante fardello della vita umana.
Compagni saggi i e fedeli ,amorevoli nelle avversità scendono quanto più è possibile nel nostro mondo fatto di violenza,di materia dolente di virus che annebbiano l’anima.
  d’amore e di grazia incontro al fratello umano e sofferente portando doni di grazia a cui guardano con  occhi pieni di luce….
Tornano per risvegliare il cuore degli uomini  alla necessità di amare,per armonizzarli con la natura e le sue leggi per insegnare loro a rispettare il dono sacro della vita.
Essi hanno bisogno di noi,del nostro amore e della nostra collaborazione,accendendo la scintilla divina che è racchiusa nella nostra anima.
Noi possiamo arrivare a chi è depresso  sofferente,a chi cerca il divino e non sa trovarlo,a chi si sente sconfitto e abbandonato dalla vita:”da chi andremo,Signore?Solo tu hai parole di vita eterna!”
Noi che crediamo in loro possiamo abbattere le barriere dell’incertezza,dell’incredulità,noi possiamo insieme ai nostri custodi celesti diffonde re il Verbo e lenire un poco le pene dell’anima comunicando la speranza e la bellezza del mondo spirituale.
“…Esiste anche un altro mondo,un mondo invisibile,ma altrettanto reale quanto il nostro.
Questo mondo invisibile che circonda è popolato di angeli(Papa Pio XII)

giovedì 6 giugno 2013

COMBATTERE IL DEMONIO OGGI

DIAVOLI E PRETI:SIAMO TUTTI ESORCISTI



Deuteronomio 18, 10-12 "Non si trovi in mezzo a te… chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o indovini; né chi interroghi i morti , perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore:” 2 Timoteo 4, 3-4


Con la rivelazione divina l'uomo è giunto ad una consapevolezza  esatta, benché parziale, del mondo invisibile. Per cui anche le forze del male, di cui tutti i popoli hanno avuto una vaga conoscenza, hanno acquistato chiarezza con la conoscenza dei demoni: esseri spirituali e personali, creati buoni da Dio, ossia creati angeli, e ribellatisi a Dio giungendo ad una totale e irreversibile perversione.
 Cristo attiva con  piena efficacia l’azione liberatrice dell’esorcismo. Perché Gesù è venuto «per distruggere le opere di Satana» (1 Gv 3,8), è venuto,  per distruggere il regno del demonio e instaurare il regno di Dio (cf. Lc 11,20). Quando Pietro riassume l'opera di Gesù alla presenza di Cornelio, il primo pagano che si converte al cristianesimo, si limita a dire: «Passò facendo del bene e liberando coloro che erano schiavi del demonio
« Nel mio nome scacceranno i demoni»

Cristo, unico vincitore di Satana, ha dato degli insegnamenti e dei poteri precisi contro il demonio ai discepoli che in suo nome,potevano liberare dal maligno persone sofferenti a causa di una possessione diabolica.
Il potere apologetico degli esorcismi, all'epoca di Gesù aveva una duplice funzione:persuadere i credenti dalla fede “tiepida” dell’autenticità del messaggio divino e attirare i pagani facendo opera di proselitismo.
Oggi,a detta di padre Gabriele Amorth,teologo mariano appartenente alla Congregazione di San Paolo noto in tutto il mondo per il suo operato di esorcista, gli esorcisti sono guardati con sospetto da molti laici e  malvisti da buona parte dello stesso clero che li considera “esaltati”.





Sette  esoteriche,sedute spiritiche,Satanisti,maghi,cartomanti e  fattucchiere sono definiti  notoriamente dagli esorcisti potenziali veicoli,e in molti casi artefici, dei cosiddetti “disturbi demoniaci” e del fenomeno noto come “possessione”.
Fin qui tutto nella norma:nel senso che è cosa nota e proverbiale l’origine e la   descrizione delle manifestazioni di questo fenomeno,favorita dalla letteratura o da leggende e racconti sul tema .Ciò che sorprende tuttavia non è lo “scetticismo” del mondo laico e secolarizzato,ma piuttosto l’atteggiamento  apertamente negazionista o di sufficienza manifestato da uomini di chiesa.A sconcerto poi si aggiunge sconcerto quando lo stesso Padre Amorth in diverse occasioni(1) ha dichiarato che anche in Vaticano ci sono membri di sette sataniche delle quali fanno parte laici,preti,monsignori e anche cardinali.

Riportiamo uno stralcio dell’intervista di don  Gennaro Loschiavo   a padre Amorth su questo scottante argomento:
«I posseduti sono in aumento rispetto al passato, e per loro ci sono gli esorcisti, anche se non siamo mai troppi. In più sono in forte aumento le persone disturbate nell’anima e nella psiche. Ossessioni, mancanza di perdono, rancori di vecchia data, pensieri suicidi, stati d’animo negativi, gioco, droga, alcol. Per loro sarebbe sufficiente la preghiera di liberazione, che viene insegnata al corso. Per praticarla non c’è bisogno di autorizzazione».


Cosa pensa del momento drammatico vissuto dalla Chiesa?
«La Chiesa, da secoli, cammina di ‘tribolazione in tribolazione’. La società odierna è calata nel peccato, con pedofili e omosessuali, sette sataniche, immoralità diffusa. Il nostro Paese è alla deriva, 15 milioni di italiani frequentano maghi e cartomanti».
I sacerdoti pedofili, corona di spine per la Chiesa.
«I preti pedofili, e anche omosessuali, ossequiano il demonio, che compie sull’uomo una azione di disturbo. L’uomo è sempre più schiavo del peccato, e sempre meno libero e felice. I preti pedofili, vanno isolati, allontanati e curati, non inviati in altre parrocchie. Da una vita di perdizione si può guarire».


Paolo VI  nel 1972 diceva che “il fumo di Satana è entrato nella Chiesa” quando pronunciò il famoso discorso del 15 novembre tutto dedicato al demonio.
“Chi non crede che il demonio esiste è fuori dalla dottrina della Chiesa!”Ma a quanto pare, non ebbe un gran seguito …
Benedetto XVI,nonostante fosse tedesco (la Germania è un paese decisamente contrario a credere nell’esorcismo),crede fermamente.Padre Amorth riferisce il contenuto della sua conversazione con il papa ,quando era prefetto alla Congregazione per la Dottrina della fede.Il papa infatti ne ha parlato pubblicamente in molte occasioni ed ha incoraggiato gli esorcisti elogiando il loro apostolato.Anche Giovanni Paolo II ha dedicato molte omelie al diavolo e all’esorcismo.



Quindi non c’è da stupirsi se l’attuale pontefice papa Francesco ne compie  uno in un occasione pubblica  ne è pienamente convinto anche   Padre Gabriele Amorth, che sostiene di aver anche conosciuto il malato in questione: "Quello è stato un vero esorcismo, e vi dirò di più: il ragazzo che il Papa ha esorcizzato è venuto da me - ha spiegato durante il programma di Radio2 "Giorno da Pecora" - Non era un ragazzino, ha 43 anni moglie e figli. Lui si chiama Angelo, è posseduto da quattro demoni, io gli ho fatto un lungo esorcismo". l’esorcismo non è solo quello fatto secondo regole del rituale, con le preghiere scritte e riservate agli esorcismi. Sono esorcismi anche le preghiere di liberazione che uno fa con parole proprie. Io ho tre casi di esorcismi fatti da Giovanni Paolo II, senza nessun libro di esorcismi".

Tutti noi credenti e battezzati possiamo aiutare noi stessi e gli altri ricorrendo alle “preghiere di Liberazione”(efficaci nei casi in cui i disturbi diabolici siano lievi).Riporto nella versione integrale le preghiere da recitare quando se ne avverte consapevolmente la  necessità.

La prima è tratta dai testi canonici del rituale tradizionale,la seconda appartiene al rituale specifico dell’esorcismo per contrastare e liberare  dalla possessione  diabolica ,conosciuta come\
ESORCISMO DI LEONE XIII
CONTRO SATANA E GLI ANGELI RIBELLI


 La Chiesa riconosce due specie di esorcismi:
1) L'esorcismo solenne e pubblico fatto dal sacerdote col consenso del vescovo
2) L'esorcismo privato che tutti i fedeli possono fare con frutto, da soli o in comune, in chiesa o fuori.

Esso è consigliabile:
a) quando si sente che piú intensa si fa l'azione del demonio in noi (tentazione di bestemmia, di impurità, di
odio, di disperazione, ecc.);
b) nelle famiglie (discordie, epidemie, ecc.);
c) nella vita pubblica (immoralità, bestemmia, profanazione delle feste, scandali, ecc.);
d) nelle relazioni tra i popoli (guerre, ecc.);
e) nelle persecuzioni contro il clero e la Chiesa;
f) nelle malattie, nei temporali, nell'invasione di animali nocivi, ecc.



Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo


Preghiera a San Michele Arcangelo
Gloriosissimo Principe delle celesti milizie, Arcangelo San Michele, diféndici nelle battaglie contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
Vieni in aiuto degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio.


Tu sei venerato dalla Chiesa quale suo Custode e Patrono, e a te il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti.
Prega, dunque, il Dio della Pace a tenere schiacciato Satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e danneggiare la Chiesa.
Presenta all'Altissimo con le tue le nostre preghiere, perché discendano tosto su di noi le Sue divine misericordie, e tu possa incatenare il dragone, il serpente antico, Satana, e incatenato ricacciarlo negli abissi, donde non possa piú sedurre le anime.

Esorcismo
In nome di Gesú Cristo, nostro Dio e Signore, e con l'intercessione dell'Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, di San Michele Arcangelo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i Santi, (e forti della sacra autorità del nostro ministero),fiduciosi intraprendiamo la battaglia contro gli attacchi e le insidie del demonio.

Salmo 67 (si reciti in piedi)
Sorga il Signore e siano dispersi i suoi nemici; fuggano dal cospetto di Lui coloro che lo odiano.
Svaniscano come svanisce il fumo: come si fonde la cera al fuoco, cosí periscano i peccatori dinanzi alla faccia di Dio.

V - Ecco la Croce del Signore, fuggite potenze nemiche;
R - Vinse il Leone della tribú di Giuda, il discendente di Davide.
V - Che la tua misericordia, Signore, sia su di noi.
R - Siccome noi abbiamo sperato in Te.
Ti esorcizziamo, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, con tutte le tue legioni, riunioni e sétte diaboliche, in nome e potere di nostro Signore Gesú + Cristo: sii sradicato dalla Chiesa di Dio, allontànati dalla anime riscattate dal prezioso Sangue del divino Agnello +.
D'ora innanzi non ardire, perfido serpente, d'ingannare il genere umano, di perseguitare la Chiesa di Dio, e di scuotere e crivellare, come frumento, gli eletti di Dio.
+ Te lo comanda l'Altissimo Dio +,
al quale, nella tua grande superbia, presumi di essere simile;
Te lo comanda Dio Padre +;
Te lo comanda Dio Figlio +;
Te lo comanda Dio Spirito Santo +;
Te lo comanda il Cristo, Verbo eterno di Dio fatto carne +,

che per la salvezza della nostra razza perduta dalla tua gelosia, si è umiliato e fatto ubbidiente fino alla morte;
che edificò la sua Chiesa sulla ferma pietra, assicurando che le forze dell'inferno non avrebbero mai prevalso contro di Essa
e che sarebbe con Essa restato per sempre, fino alla consumazione dei secoli.
Te lo comanda il segno sacro della Croce + e il potere di tutti i misteri di nostra fede cristiana.
Te lo comanda la eccelsa Madre di Dio, la Vergine Maria +,
che dal primo istante della sua Immacolata Concezione, per la sua umiltà, ha schiacciato la tua testa orgogliosa.
Te lo comanda la fede dei santi Pietro e Paolo e degli altri Apostoli +.
Te lo comanda il Sangue dei Martiri e la potente intercessione di tutti i Santi e Sante +.
Dunque, dragone maledetto, e tutta la legione diabolica, noi scongiuriamo te per il Dio + Vivo, per il Dio + Vero, per il Dio + Santo; per Iddio che tanto ha amato il mondo da sacrificare per esso il suo Unigenito Figlio, affinché, chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna; cessa d'ingannare le umane creature e di propinare loro il veleno della dannazione eterna; cessa di nuocere alla Chiesa e di mettere ostacoli alla sua libertà.
Vattene Sàtana, inventore e maestro di ogni inganno, nemico della salvezza dell'uomo.
Cedi il posto a Cristo, sul quale nessun potere hanno avuto le tue arti; cedi il posto alla Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, che lo stesso Cristo conquistò col suo sangue.
Umíliati sotto la potente mano di Dio, trema e fuggi all'invocazione che noi facciamo del santo e terribile Nome di quel Gesú che fa tremare l'inferno, a cui le Virtú dei cieli, le Potenze e le Dominazioni sono sottomesse, che i Cherubini e i Serafini lodano incessantemente, dicendo:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio Sabaoth.
V - O Signore, ascolta la nostra preghiera.
R - E il nostro grido giunga fino a Te.




Preghiamo
O Dio del cielo, Dio della terra, Dio degli Angeli, Dio degli Arcangeli, Dio dei Patriarchi, Dio dei Profeti, Dio degli Apostoli, Dio dei Martiri, Dio dei Confessori, Dio delle Vergini, Dio che hai il potere di donare la vita dopo la morte, e il riposo dopo la fatica, giacché non v'è altro Dio fuori di Te, né ve ne può essere, se non Tu, Creatore eterno di tutte le cose visibili e invisibili, il cui regno non avrà fine; umilmente supplichiamo la tua gloriosa Maestà di volerci liberare da ogni tirannia, laccio, inganno e infestazione degli spiriti infernali, e di mantenercene sempre incolumi.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Líberaci, o Signore, dalle insidie del demonio.
V - Affinché la tua Chiesa sia libera nel tuo servizio,
R - ascoltaci, Te ne preghiamo, o Signore.
V - Affinché ti degni di umiliare i nemici della santa Chiesa,
R - ascoltaci, Te ne preghiamo, o Signore.



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lunedì 3 giugno 2013

CRISI ECONOMICA O CRISI DI VALORI?

Gli aspetti di questa  crisi inedita sono molteplici:la concezione magica dello stato,la dilapidazione del denaro del popolo,il liberalismo estremo mediante  la tirannia del mercato,l’evasione fiscale.,la mancanza di rispetto della legge tanto nella sua osservanza quanto nel modo di dettarla e applicarla,la perdita del senso del lavoro.In poche parole una corruzione generalizzata che mina la  coesione della nazione e ci toglie prestigio davanti al mondo.Queste  furono le considerazioni fatte da Papa Francesco a proposito della terribile crisi economica che colpì l’Argentina nel 2001.Oggi a distanza di dieci anni la situazione si ripresenta in Europa in tutta la sua gravità e con effetti devastanti e destabilizzanti anche dal punto di vista politico e sociale.
La coscienza dei credenti deve necessariamente interrogarsi e fare  una seria autocritica per individuare cause e responsabilità davanti a una situazione diffusa e generalizzata di ingiustizia e  povertà endemica  che “grida vendetta al cospetto di Dio”!
“Dio ha voluto che questa terra fosse possesso comune di tutti gli uomini e a tutti
 offrisse i suoi prodotti; è stata l’avarizia a spartire i diritti di possessione ( avaritia
 distribuit iura possesionum )…….”  S. Ambrogio
 I profeti hanno il compito di ricordare che la terra con tutti i suoi beni è concessa da
Dio agli uomini in equa misura. Essi devono farsi difensori dei diritti dei poveri e degli emarginati contro prepotenti ed accaparratori.
Secondo la tradizione vetero-testamentaria “La terra è di Dio”, ciò significa che è stata
concessa a tutto il “suo popolo”;  e il popolo si identifica proprio attraverso questa sua proprietà, per questo, una situazione diversa deve essere considerata anomala e
quindi da modificare.
I difensori della proprietà privata,- quella stessa di cui Marx diceva che:      “l’economia parte dal fatto della proprietà privata, ma non la spiega”14-






14  C. Marx in “Manoscritti”, 1844 Hanno dovuto fare i salti mortali per eludere una tradizione così chiara, così costante e fedele alla Sacra Scrittura. Comunque siano andate le cose storicamente e teologicamente, nessun artificio e nessuna cavillosa astuzia teologica ha potuto alterare la chiarezza della dottrina espressa dai “Padri della Chiesa”:
Non dire che regali al povero una parte del tuo, gli restituisci una parte del suo (Basilio)
Sembra, almeno per coloro che si professano credenti, che la voce di Dio si sia levata
per bocca dei suoi profeti contro le empie sacrileghe e fratricide violenze ed espropria-
zioni, risuonando dura ed inesorabile:
                             
“Guai a voi che aggiungete casa a casa/e unite campo a campo/finché non vi resti
 più spazio/e voi restiate ad abitare/nel mezzo del paese./Ho udito con le mie orecchie
 il Signore degli eserciti: di certo, tanti palazzi diventeranno una desolazione,/grandi e
 “E ora a voi, ricchi! Piangete e lamentatevi per le sciagure che stanno per venire su di
 voi. Le vostre ricchezze vanno in malora e i vostri abiti sono mangiati dalle tarme.(…)



 Voi non avete pagato gli operai che mietono nei vostri campi: questa paga rubata ora
 grida al cielo, e le proteste dei vostri contadini sono arrivate fino agli orecchi di Dio, il
 Signore Onnipotente. Voi avete vissuto quaggiù sulla terra in mezzo al lusso e ai pia-
 ceri sfrenati: vi siete ingrassati come bestie per il giorno del macello. Avete condannato
e ucciso persone innocenti che non hanno   la forza di difendersi.”16




16   Dalle Lettere degli Apostoli, Giacomo 4,5                   
La proprietà privata sembra essere quindi un “furto” legalizzato, istituzionalizzato,
canonizzato. Oltre alla questione “de facto”, esiste la questione “de iure”: la proprietà
differenziatrice non potrebbe e non può esistere se non mediante la violenza e la spo-
gliazione, e quindi non si può avere una legittima proprietà differenziatrice.
Mi pare per questo utile, a scopo esemplificativo, riportare integralmente un brano
tratto dalle omelie di G. Crisostomo, ricco di spunti meditativi e di significative
asserzioni: 
Tu dici: finché non si fa il male non si è cattivi anche se non si compie il bene.
  E non è forse un male possedere da soli i beni del Signore, godersi da soli ciò che
  è comune a tutti? Non è di Dio la terra e quanto essa contiene? Se dunque i nostri
  beni sono quelli del nostro comune Signore, sono anche quelli dei nostri compagni
  di servizio, poiché tutto ciò che è del Signore è comune a tutti. I beni necessari ci
  sono comuni; noi però non rispettiamo lo spirito di comunione neppure in quelli
  insignificanti. Ora Dio ci ha dato i primi proprio per insegnarci ad avere in comune
  gli altri, ma noi nemmeno così abbiamo capito la lezione…
  Come può essere buono chi è ricco? Non è possibile Non è possibile; è buono solo se da agli altri Quando non ha è buono; quando dà agli altri è buono; finché ha non può essere
buono”.17          

15  G. Crisostomo in “ 1ª Epistula ad Timoteum”
Pensiamo che la lettura di questi spunti meditativi possa offrire una valida occasione
di riflessione su temi etici e religiosi di grande importanza. 
L’indicazione più immediata che possiamo globalmente trarre dall’esame critico dei
brani riportati, potrebbe essere quella di prestare una maggiore attenzione ai problemi
di ordine etico e religioso per chi si professa credente.
In particolare l’invito è rivolto proprio alle coscienze dei “credenti”; molte sono le loro
“colpe storiche” e molti i peccati di “omissione”, ma il peccato più grave è stato proprio
quello di aver sostituito ai valori biblici ed evangelici primitivi, quelli “secolarizzati”
( terreni e materialistici ) che spesso inconsapevolmente sono stati interiorizzati al
punto da renderli parte integrante del loro “agire nel mondo”. Sarebbe necessario,
quindi, comportarsi da “vergini sagge”, vigili ed attente alla voce dello spirito ed a
quelle dei suoi profeti di ogni tempo e luogo. Paolo VI° nella “Populorum Progressio”
citando S. Ambrogio commenta:
““è come dire che la proprietà privata non costituisce per alcuno un diritto incondizio-
 nato ed assoluto. Nessuno è autorizzato a riservare a suo uso esclusivo ciò che supe-
 ra il suo bisogno quando gli altri mancano del necessario”.18





Questo proprio in virtù della specificità del “Dio cristiano”, che essendo “l’Eterno”, non
ha ancora finito di parlare all’uomo, ed essendo “l’Immenso” non ha un solo modo  di
manifestarsi. Dio, Eterno ed Immenso, non è determinato, ma sempre aperto alla
comunicazione con l’uomo.
                           



7  G. Crisostomo, 1ª Epistola ad Timoteum, 4 – XII omelia.

18  Enciclica, “Populorum Progressio”, Paolo VI° n° 23 


domenica 2 giugno 2013









 "PERCORSI INFINITI” Mostra di pittura e scultura dell’artista Riccardo Alessandro Esposta presso la GALLERIA D’ARTE “LA CONCHIGLIA”Via  Zumaglia n 13 bis
                             
Consiglio vivamente di visitare la mostra e di immergersi nelle fantasie cromatiche  che generano emozioni ….



il concetto di astratto assume il significato di «non reale». L’arte astratta è
quella che crea immagini che non appartengono alla nostra esperienza visiva. Essa, cioè, cerca di esprimere i propri contenuti nella libera composizione di linee, forme,
colori, senza imitare la realtà concreta in cui noi viviamo.
L’astratto, in tal senso, nasce agli inizi di questo secolo. In realtà esso era già
presente nella  produzione artistica classica:dalle rappresentazioni grafiche.dei vasi greci alle miniature dell’alto medioevo.In questi casi, però, la figurazione astratta aveva un solo fine estetico
ben preciso: quello della decorazione.
L’arte astratta di questo secolo ha, invece, un fine completamente
diverso: quello della comunicazione. Vuole esprimere contenuti e
significati, senza prendere in prestito nulla dalle immagini già esistenti
intorno a noi.

L’opera di Riccardo Alessandro ,nato a Torino il 22 agosto 1965  dove
attualmente vive e lavora, si iscrive all’interno di questo processo artistico al
  quale apporta  un valido  contributo sviluppandone pienamente le
potenzialità creative Le opere grafico-pittoriche   present i alla mostra
“rappresentano efficacemente  alcune  intuizioni filosofiche-artistiche del
grande Kandinsky;  che  iniziò da una pittura espressionistica con
l'accentuazione del colore per passare ad una pittura completamente astratta
priva di figure riconoscibili. La pittura ottiene un duplice risultato: diventa essa
stessa l'oggetto d'indagine dell'artista e perde ogni connotato di referenzialità, 
di riferimento naturalistico o anche semplicemente realistico " Nell’opera 
poliedrica  di Alessandro vengono quindi spesso rappresentate tutte le forme
di espressione artistica visuale non figurative, dove non vi siano appigli che
consentano di ricondurre l'immagine dipinta ad una qualsiasi
rappresentazione della realtà, mediata dalla sensibilità dell'artista come nel
caso degli impressionisti.
In questa  particolare stagione creativa,a detta dell’artista stesso,nelle sue  
opere compare un complesso linguaggio simbolico-geometrico, poco
comprensibile quasi criptico. Le spigolature iniziali rappresentano le difficoltà

della vita e gli ostacoli nella crescita, professionale ma soprattutto umana.


Lasciamo spazio alle parole dell’artista che illustra con estrema 
chiarezza e lucida razionalità il significato delle sue opere,fornendo così allo spettatore una chiave di lettura formalmente e deontologicamente corretta e veritiera.In questo modo è possibile per lo spettatore attento cogliere il messaggio emozionale veicolato dalle immagini,evitando interpretazioni soggettive e fuorvianti che potrebbero precluderne la reale e corretta  interpretazione.
: "PERCEZIONE"
Ho deciso di intitolare questa mia nuova serie di quadri in poliuretano: "PERCEZIONE". Conoscendo il mio passato artistico, la prima cosa che attira di questi nuovi lavori è il colore. Da molti anni sia nella scultura che nei pannelli da muro il colore base da me usato è sempre stato il nero, per motivi che più volte ho scritto e spiegato. Ma da tempo la cosa che mi colpiva osservando le persone alle varie mostre d'arte e che generalmente quasi tutti venivano attirati da un particolare lavoro subito per il colore, per poi eventualmente osservarlo meglio nella sua completezza. Quindi facendo un pò di studi sull'effetto che un colore può dare alla nostra percezione visiva, ho pensato che in realtà un semplice quadro monocromo azzurro al primo impatto sicuramente può attirare più di una mia scultura molto complessa nera. "Ecco il motivo della nascita di questi nuovi pannelli; si noterà che ognuno è monocromatico, con la scritta in rilievo del colore stesso, con in secondo piano il lavoro scultoreo, questo perchè: il colore attiva la percezione visiva già in distanza, la scritta ne conferma la scelta preferita, dopo si apprezza il lavoro scultoreo".
 Questi nuovi quadri, naturalmente come sempre è stato nel mio lavoro artistico, servono come metafora, mi spiego: da sempre opinione popolare è: brutto = cattivo, bello = bravo, ma in realtà non è sempre così! Forse anche in Arte davanti ad un'opera che ci può creare dubbi o addirittura allontanare a causa di forme o colori a noi estranei, magari ponendo più attenzione possiamo scoprire un mondo a noi sconosciuto, magari più interessante di un'opera più leggibile.

Forse non è quello che anche gli uomini stanno facendo?"
Riccardo Alessandro.